Dicono di me

” Il pubblico viene coinvolto con mestiere e naturalezza figli di quel talento forgiato in anni di preziosa gavetta. Formenti è animale da palcoscenico con esperienze teatrali e televisive che ne hanno affilato tempi comici, talento e intuizione. Il risultato è reso evidente in settanta minuti di spettacolo che scorrono veloci tra risate grasse e sottili. ” Filippo Bordignon, Il giornale di Vicenza

“E poi lei, Laura Formenti, arguta e magnetica in scena nello scalzare pregiudizi e paure dell’essere donna, con il suo “Brava per essere un pugile”. Pungente al punto giusto, mentre scalfisce senza giudicare chiusure della piccola provincia, vergogna del sesso, timore di invecchiare, senso di colpa dell’interruzione di gravidanza. Sottile nel farsi beffa dei tabù degli adulti a fronte della genuinità dei più piccoli. Diretta, provocatoria, ma mai volgare, con la sua stand up comedy Formenti si è mossa sul palco padrona di una comicità con cui riesce ad affrontare anche argomenti spinosi, schermati da leggerezza e acume; come se strizzasse sempre l’occhiolino al suo pubblico. ” Michaela Ghisoni, Piacenza sera

“Una comicità diretta, intelligente e fuori dagli schemi è quella di Sono una bionda non sono una santa […] Laura Formenti, in un’esplosione di talento, ironia e femminilità, squarcia il velo, imponendosi come autentica rivelazione per il teatro italiano che, in un’epoca come quella che stiamo attraversando, ha più che mai bisogno di far ridere ma con intelligenza, di far riflettere ma con leggerezza, richiedendo a gran voce nuove chiavi di lettura per interpretare la realtà”
Silvia Neri- Punto e linea magazine

Sono una bionda, non sono una santa. Uno show che ha tre caratteristiche da elencare come in un ideale manifesto di comicità:

  1. Trattare argomenti molto seri in maniera personale: religione, sesso e politica.
  2. Non prendersi per nulla sul serio.
  3. Avere ritmo e tempi comici degni di un live musicale.

Francesco Saverio Menichella – GQ Italia

“Prova convincente di Laura Formenti in ‘Sono una bionda, non sono una santa’ allo Spazio Bixio. Tempi comici e talento raffinato. Lo spettacolo scorre tra le risate. […] Il pubblico viene coinvolto con mestiere e naturalezza figli di quel talento forgiato in preziosi anni di gavetta. Formenti è animale da palcoscenico con esperienze teatrali e televisive che ne hanno affilato tempi comici, ritmo, intuizione. Il risultato è reso evidente in settanta minuti di spettacolo che scorrono veloci tra risate grasse e sottili.”
Filippo Bordignon – Il giornale di Vicenza

“Laura, provvista solo di un microfono, si è impegnata nell’arte di fare ridere – assai più difficile di quella del mero recitare soprattutto se si esce dagli schemi consolidati e ci si limita a un’intelligente autocensura – parlando a ruota libera e in modo dissacrante di religione, maternità, ruoli sociali, di alcune tematiche che oggi suscitano indignazione e rabbia… e intervallando argomenti seri con altri più scherzosi […] fa bene allo spirito e libera da una routine di forzata compostezza: perché, infatti, non chiedersi insieme all’attrice che si pone altri interrogativi critici su quanto ci sta intorno “E se lo Stato ci trattasse finalmente come adulti?”
Wanda Castelnuovo – teatrionline

“..in un’esplosione di femminilità, intelligenza ed ironia, irrompe sul palcoscenico Laura Formenti, conquistando letteralmente la platea con un quanto mai irriverente assaggio del suo spettacolo …”
Silvia Neri

“Bionda, in effetti, è bionda, come il titolo del suo spettacolo. Ma Laura Formenti è anche un’attrice dotata di un dono piuttosto raro: i tempi comici. A questo si somma la gioia di stare sul palco a condividere momenti di spensieratezza con gli spettatori (…) abbattuta la quarta parete e armata solo di microfono affronta i temi contemporanei in maniera diretta e coinvolgente. (…) Laura Formenti invece si fa amare da uomini e donne proprio grazie alla sua lingua tagliente e alla comicità con la quale risponde alle tante piccole-grandi domande che ci poniamo ogni giorno (…) Nella scena vuota il microfono sull’ asta è l’oggetto-metafora che esplicita la dinamica dello spettacolo: una confessione personale ma anche un momento di intrattenimento live, un progressivo disvelamento dei ruoli (quello di donna e di interprete), ma anche volontà di giocare sulla loro sovrapposizione in un continuo equilibrismo scenico (…) affrontando in maniera graffiante temi che spaziano dalla religione alle politiche sociali, dal razzismo al sesso. Un vero e proprio turbine di energia che riesce a mantenere il ritmo della comicità molto alto senza cali di tensione, passando con disinvoltura da un argomento all’ altro (..) Il risultato è una riuscita dichiarazione di intenti, una prova di bravura che rivela la qualità artistiche della Formenti ..”
Chiara Marsilli – Blog di IT Festival 2017

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